Concepcion, insieme al altre due colleghe arteterapiste, coinvolgere gli ospiti del centro
in un percorso di recupero di Sè attraverso un processo creativo.
I rifugiati ospiti del Centro BOA hanno la possibilità così di rielaborare la perdita di radici,
con conseguenti conflitti interni dovuti al senso di fragilità e paura del presente instabile.
il dolore per la mancanza di affetti, di legami e la lontananza dalla propria terra, la perdita di radici,
la fatica di re-identificazione in una nuova realtà che non garantisce stabilità, viene così elaborata.
Nella realtà del Centro BOA l'obbiettivo è quello di aiutare questi esseri umani ad esprimere il loro vissuto,
denso di pensieri, illusioni, sentimenti, emozioni profondamente umani.
La visione dei messaggi creativi e artistici rivela, a chi sa cogliere con amorevole compassione,
sofferenza, bisogni, ricordi dolorosi di familiari e amici lontani o perduti, memorie di viaggio terribili
ma anche la Speranza di una Vita in Pace.
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