Nepal - Fruscio di vesti nel silenzio del Tempio


Se la tua mente non è limpida, 
se sei insincero e incapace di controllarti, 
invano indossi l'abito giallo. 

Se la tua mente è limpida, 
se sei sincero e padrone di te, 
ben ti si addice l'abito giallo. 

Dhammapada. 

Buon giorno di luce e cielo primaverile !


Manteniamo il contatto con il bambino interiore,
risvegliando la spontanea, naturale"presenza"
come un dono.

foto: Danza nella celebrazione nepalese Dashain



Nel Kundalini Yoga l'energia del....

Nel Kundalini Yoga l’energia del dito indice è associata al pianeta Giove, 
che rappresenta la conoscenza, l’espansione e la saggezza; 
il pollice rappresenta l’ego. Il collegamento tra queste due dita sta a simboleggiare 
la coscienza umana (pollice) che si collega con il divino (indice), le altre tre dita rappresentano
 le tre qualità energetiche che animano l’universo, chiamate Guna.
Il cerchio che le due dita creano rappresenta l’essenza dello yoga: 
l’unione dell’anima individuale con l’anima universale.

L'arte e la cultura al servizio della solidarietà, per costruire ponti tra realtà lontane e diverse.


Con gioia vi annuncio che il primo anno di scuola per i tre bambini del villaggio Tanya Basti, è stato pagato per intero. (foto dei versamenti allega questo post)
I nomi dei bambini sono:

 Kusal Moktan                               
Date of birth: 2007/6/10

Bishal Thin                                     
Date of birth: 2006/5/7

Sanjay Tamang                               
Date of birth: 2005/3/18

I bambini sono orfani del padre.

Il costo annuale del progetto per i tre bambini selezionati è di circa € 400 (42000 rupie nepalesi).
I costi comprendono la rata mensile differente per classe, l’iscrizione alle classi, le uniformi, il materiale scolastico e il pranzo quotidiano.

Questo progetto vorrebbe aiutare i bambini in maggior stato di difficoltà per garantire loro un breve cammino di educazione scolastica, offrendo strumenti basilari per una seppur piccola crescita personale, incentivando così un percorso di cambiamento sociale.
Il progetto non si appoggia a nessuna struttura internazionale e i bambini che ne usufruiranno rimarranno nel loro villaggio e nella loro comunità.


L'arte e la cultura al servizio della solidarietà, per costruire ponti tra realtà lontane e diverse. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato. 

condivisione a conclusione evento in Villa Tacchi

Grazie della vostra partecipazione alla mostra e del vostro sostegno

Con gioia vorrei condividere con Voi tutti la conclusione dell’evento - Mostra Fotografica a Villa Tacchi: “Nepal, cultura, tradizioni, spiritualità e infanzia”.

E’ stato un successo, moltissime le persone intervenute, curiose e interessate a leggere e condividere immagini evocative di un popolo e un territorio così lontano da noi. 
Entrando in punta di piedi in atmosfere e colori, ascoltando con attenzione testimonianze e racconti, sensibili e generosi avete contribuito e reso possibile l’avvio del Progetto di scolarizzazione per i bambini orfani di un villaggio del Terai, che la Mostra stessa ha sostenuto e continua a sostenere.

Abbiamo raccolto 1150 Euro. I costi sostenuti per stampa di fotografie e cartoline fotografiche, volantini e locandine sono stati 680 Euro.

Siamo in attesa del contributo da parte dell’Assessorato alle pari Opportunità che dovrebbe assicurare la copertura del 50% dei costi.

Possiamo dire che il primo anno di scuola per i tre bambini destinati ad avviare questo percorso di prima scolarizzazione è totalmente pagato.

L’anno scolastico in Nepal inizia a metà aprile, quindi siamo in tempo utile con il nostro intervento.

Siamo già in contatto con Amir, il ragazzo nepalese referente del progetto, che provvederà a pagare le  rette annuali dei tre bambini beneficiari, direttamente alla scuola del villaggio Tanya Basti, Dumarwana 07, distretto di Bara, Terai, Nepal.

Vi ringrazio tutti per la vostra partecipazione e vi invito a seguirci dato che la Mostra Fotografica e il Progetto stesso continueranno in altre sedi e città italiane.

Per un po' di tempo alcune fotografie saranno esposte al bar Alle Colonne in Piazza dei Signori, angolo via Manin e presso il negozio Equo Solidale di contrà Catena, a Vicenza.

Alcune persone hanno aderito con la volontà di essere parte attiva del Progetto, se altri volessero partecipare me lo comunichino via email (marinamagro1@gmail.com)., sarete i benvenuti.

In programma ci sarà un viaggio in Nepal ad ottobre! Il viaggio sarà anche occasione per portare altro denaro destinato al pagamento delle future rette annuali dei tre bambini a cui il Progetto fa riferimento.


Un abbraccio di cuore a tutti Voi, Marina Magro & ASoC (Associazione Solidarietà e Cooperazione Onlus, Vicenza)

PROGETTO TRIENNALE DI SCOLARIZZAZIONE rivolto a bambini rimasti orfani di uno o entrambi i genitori e che vivono in una condizione di estrema povertà

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Tanya Basti, Dumarwana 07, distretto di Bara, è il nome del villaggio situato nel cuore della giungla nel Terai, nel sud del Nepal.
La popolazione del villaggio appartiene per lo più ad un gruppo etnico poverissimo, i Tamang, che si è insediato nella zona circa 35 anni fa. L’agricoltura e gli allevamenti di bestiame sono il sostentamento degli abitanti del villaggio in cui vivono circa 1300 famiglie.
Il 90% della popolazione è analfabeta. i giovani si sposano prestissimo, intorno 15/18 anni di età e a loro volta fanno altri figli.
Non c’è elettricità nel villaggio ma l’energia solare è diffusa anche se per cucinare usano la legna del bosco creando un grave danno all’ambiente, in una disboscamento fuori controllo.
A Tanya Basti ci sono due farmacie per soli piccoli interventi di assistenza medica, a pagamento.
Nel Villaggio c’è una sola scuola pubblica, sempre a pagamento; è una scuola primaria che accompagna i bambini fino all’ottavo grado dopo di che se i ragazzi possono e vogliono continuare a studiare devono raggiungere un altro villaggio ad un’ora e mezza di bicicletta. 
Secondo il rapporto della scuola pochi sono i bambini che la frequentano, perché moltissimi di loro seguono gli adulti a lavorare nei campi o con gli animali. Inoltre è tradizione che i bambini intorno i dodici anni d'età lascino il villaggio per andare a Kathmandu a lavorare nei vari laboratori di mobili, tappeti o altro ancora (le famiglie pagano una cospicua somma di denaro ad un tutor al quale affidano il bambino con la promessa di un lavoro in capitale). Per la maggior parte di questi bambini non ci sarà nessuna opportunità, essi cadranno vittime della tratta.
Permettere che bambini e ragazzi possano avere una scuola pubblica gratuita, da frequentare almeno fino ai 15 anni è impresa che può e deve fare il Governo di quel Paese e il progetto ha anche l'obiettivo di sollecitare l'attenzione pubblica su questo; mentre l'apporto concreto che vi chiediamo di condividere con noi è di supportare gli studi di tre bambini più svantaggiati del villaggio in quanto orfani. Saranno questi tre bambini a porre le basi del progetto che potrebbe in futuro sostenere altri bambini dello stesso villaggio. 


Il costo triennale del progetto per i tre bambini selezionati è di circa € 1200. (i costi comprendono la rata mensile differente per classe, l’iscrizione alle classi, le uniformi, il materiale scolastico e il pranzo quotidiano).

Questo progetto vorrebbe aiutare i bambini in maggior stato di difficoltà per garantire loro un breve cammino di educazione scolastica, offrendo strumenti basilari per una seppur piccola crescita personale, incentivando così un percorso di cambiamento sociale.
Il progetto non si appoggia a nessuna struttura o casa famiglia e i bambini che ne usufruiranno rimarranno nel loro villaggio e nella loro comunità.


Se ce l’ha fatta Amir, anche altri bambini possono sperare in un futuro diverso.




































Come nasce il progetto : premessa del Progetto Bambini Nepal:


Amir a tre anni rimane orfano prima del papà e poco dopo della mamma, entrambi muoiono di malaria.
Insieme alla sorellina di sei anni maggiore passano anni difficili, di stenti, sulla strada.
I due fratellini non conoscono il loro cognome e non sanno la data esatta del giorno di nascita di Amir. La sorella dirà più tardi che si ricordava di una grande festa nei giorni vicini alla sua nascita, nel mese di ottobre, così Amir divenuto adolescente sceglie il giorno e il cognome, Tamang, che deriva da una etnia mongola, i suoi tratti somatici la ricordano.
A dieci anni il bambino entra in Monastero Buddista, speranzoso di trovare una sua integrazione in una crescita spirituale ma, l’anno seguente, deluso dell’esperienza, decide di lasciare il Monastero. 
In quel periodo la sorella viene a conoscenza di “Umbrela”, una Ong fondata da una coppia irlandese e riesce a fare accogliere Amir all’interno dell’Associazione.
Uno sponsor si prenderà cura economica di lui per un po' di anni, favorendo così lo studio del ragazzino (in Nepal le scuole sono prevalentemente private e molto costose per la povera gente) che sorprende tutti per la sua intelligenza, sensibilità e volontà di emergere, imparare, conoscere. Saltando classi si trova a terminare il percorso scolastico primario e secondario in meno anni del previsto.
Ora Amir sta finendo gli studi universitari, la facoltà in cui è impegnato è “social work”. Da qualche anno non ha più lo sponsor ma, essendo riuscito a prendere il brevetto di guida trekker, si mantiene e si paga gli studi lavorando per un’agenzia di trekking, accompagnando escursionisti tra le vette Himalayane 

Ho conosciuto Amir durante il mio viaggio, mi ha accompagnata e guidata tra i vari siti più importanti nella valle di Katmandu. Abbiamo avuto modo di parlare, camminando a fianco per ore. L’ attendo ascolto ha favorito la comunicazione e, come acqua che scorre in un bel ruscello di montagna mi ha raccontato, con spontaneità e naturalezza, la sua breve e intensa vita, sempre col sorriso sulle labbra. Quando si stava in silenzio e lui camminava lungo i sentieri davanti a me dandomi il ritmo, cantava; mai visto un’ombra nei sui occhi, né sul suo bel volto sempre radioso; ricordo le molte volte che mi guardava col bianco sorriso stampato in faccia dicendomi: “I am happy”
Il giorno del suo compleanno, il sette ottobre, eravamo insieme a pranzo, nel ristorantino vegetariano del monastero Senchen a Bouddanath. Ricordo che alle mie domande: cosa farai terminati gli studi, cosa ti piacerebbe fare della tua vita, che sogni hai? “Voglio aiutare i bambini che sono senza famiglia e non hanno la possibilità di studiare, voglio lavorare duramente per poter aiutare anche mia sorella che tanto ha fatto per me. Vorrei lavorare nel sociale, dare aiuto e sostegno ai bambini poverissimi e orfani, dare loro la possibilità di una educazione scolastica.”


Confesso che trattenevo con fatica lacrime di gioia, le sole parole che ho pronunciato dopo qualche minuto di silenzio pieno di compassione, di luce, di amore, sono state: “Ti aiuterò, farò la mia parte. Voglio che questo viaggio possa continuare nei cuori di tante genti; troverò il modo di far scorrere quest’energia così bella e, qualcosa tornerà ancora qui, in Nepal.”
5 dicembre 214

8 Marzo




PER LE DONNE 
In questo giorno di memoria per una riflessione. 
Valorizziamo la nostra presenza qui, ora, ogni attimo del giorno, 
per rispetto e amore della nostra vita e per chi ci sta vicino. 
Ogni donna, come essere umano,  è un fine in se stesso, 
possiede un valore non relativo ma intrinseco.
Offriamoci alla vita con coraggio, dignità e amore.



Namaste :-)




N
amaste!

vorrei ringraziare di cuore tutte le persone intervenute alla presentazione della Mostra Fotografica sul Nepal, sopratutto tutte quelle che non sono riuscita ad incontrare personalmente. 
Grazie di cuore a Valter Tessaris Acoustic Spirit per la sua generosa presenza in musica: bellissimo il pezzo ad archetto che ci ha dedicato, spero di sentirlo quanto prima in Piazza dei Signori, il suo teatro preferito, Grande Valter!
Un ringraziamento speciale a Mariangela, Mery Met, per il suo notevole intervento di lettura fotografica. Ringrazio ASoC Onlus e Lucia Tomba per il lavoro di supporto dietro le quinte. Ringrazio L'Assessorato alle Pari Opportunità per l'adesione al progetto stesso, punto di partenza importantissimo.
Grazie agli amici fotografi presenti, grande gioia incontrarli!
La serata è stata un successo devo dire sorprendente! grazie a tutti coloro che ci hanno creduto e che hanno dimostrato grande sensibilità e ascolto.