Immaginare un nuovo mondo è possibile - Articolo/Riflessione - Imaginar un mundo nuevo es posible.



Madre Natura esiste da milioni di anni preservando nel corso del tempo i suoi ecosistemi da intrusioni offensive e dannose. Il genere umano calpesta il suolo della Terra da molto meno tempo da che essa esiste. Le popolazioni antiche rispettavano e temevano le forze della Natura tanto da  edificare la vita umana con cura e nel profondo rispetto degli elementi e degli ecosistemi attingendo forza e guida dal Sole e dalla Luna che veneravano e pregavano come Dei.

Siamo ospiti di questo pianeta ma non ce ne prendiamo più cura, il nostro egoismo, la nostra avidità ci ha accecato. Da quando le macchine hanno sostituito le mani dell'uomo e ancor più da quando i computer azionano macchine con estrema facilità raggiungendo scopi in brevissimo tempo abbiamo perso il contatto diretto con Madre Natura e quindi il senso della realtà di questa terra che ora vorremmo trasformare ad uso e consumo senza nessun rispetto, senza nessuna etica, inquinando le falde acquifere e l'aria che respiriamo, sfruttando e impoverendo suolo e sottosuolo, devastano foreste per cementare o per coltivazioni transgeniche  togliendoci l'enorme risorsa di ossigeno che rilasciano.

Arriva il 2020 e un virus sconosciuto in breve tempo ferma il mondo, non Madre Natura che da canto suo è sempre meravigliosamente attiva nel perpetuo processo di auto-rigenerazione, di auto-trasformazione, ma il mondo operativo, il mondo umano con il suo fare il suo andare il suo avere tutto e subito, veloce, senza rispetto, senza moralità. Il contagio è molto veloce anche se non mortale per i più, pericoloso per la popolazione anziana e per le persone con patologie, le moltissime persone già sofferenti sono in pericolo. 

Subentra da subito un fattore tremendo e comune agli umani di ogni latitudine in questi tempi sfrenati sempre agganciati e iper connessi al web, l'altro mondo, quello virtuale in cui tutti cercano di essere "qualcuno", di avere visibilità notorietà approvazione, qui l'ego cerca la sua rivincita, la sua gratificazione a una vita sfrenata e senza senso.

Il fattore tremendo è la paura di morire. 

Un virus sconosciuto alla scienza ci catapulta da un giorno all'altro nella paura della morte, ci rende improvvisamente miseramente umani e fragili.
Nel pieno di questa crisi mondiale in cui alcuni Paesi sono più colpiti di altri dal virus ci viene imposto dai governi di restare in casa per alcune settimane per limitare il contagio e per evitare a chi ce l'ha di trasmetterlo, poi si vedrà. Dobbiamo restare in casa.

Questa nuova dimensione di isolamento fisico potrebbe diventare una benedizione, un'opportunità per ascoltarci riflettere rivedere la propria vita, per farci qualche domanda e darci qualche risposta.
Vogliamo che l'umanità abbia un seguito su questa Terra per i nostri figli e per i nostri nipoti? Un seguito in prosperità e nella gioia? 

Il Cambiamento è ora a portata di mano, è chiaro e forte, ci viene chiesto dal Pianeta che ci ospita e dalla Grande Madre, Pachamama per il popolo andino e Qomolangma come la chiamano i tibetani.

Passato questo caos non sarà più come prima, ricordiamoci che il caos scompiglia, muove tremendamente tutto; ebbene lasciamoci scuotere, fluiamo nel disordine senza resistenza, quando avremmo rotto schemi vecchi e strutture mentali obsolete, troveremo poi un nuovo equilibrio.

Questo è il tempo per sognare, per immaginare un mondo nuovo, è il tempo di nuove idee, di cercare in territori inesplorati, di nuove invenzioni, di progetti lungimiranti, di coraggio, di iniziative che devono avere un comune denominatore: il benessere e la prosperità dell'umanità nel rispetto di Madre Natura. Una nuova coscienza dobbiamo maturare, ora.

Ricordiamoci che il pensiero muove e costruisce la materia. Il pensiero nasce da un'intuizione e può trasformarsi in progetto. Portiamo attenzione ai nostri pensieri, facciamo che siano luminosi, che portino luce e speranza, abbiamo tutti bisogno di un mondo migliore in cui vivere se vogliamo preservare l'umanità, tanto la Terra continuerà il suo viaggio meraviglioso anche senza di noi, vogliamo esserci o no?
              


foto: Cascais, Portogallo

La Madre Naturaleza ha existido durante millones de años, preservando sus ecosistemas de intrusiones ofensivas y dañinas a lo largo del tiempo. La humanidad ha estado pisoteando el suelo de la Tierra desde que existe. Las poblaciones antiguas respetaban y temían a las fuerzas de la naturaleza hasta el punto de construir la vida humana con cuidado y con un profundo respeto por los elementos y ecosistemas, obteniendo la fuerza y la guía del Sol y la Luna que veneraban y rezaban como dioses.

Somos huéspedes de este planeta pero ya no nos ocupamos de él; nuestro egoísmo, nuestra codicia nos ha cegado. Dado que las máquinas han reemplazado nuestras manos y aún más desde que las computadoras operan máquinas con extrema facilidad, alcanzando objetivos en muy poco tiempo, hemos perdido el contacto directo con la Madre Naturaleza y, por lo tanto, la sensación de realidad de esta tierra que ahora nos gustaría transformar. Su uso y consumo sin ningún respeto, sin ninguna ética, contaminando los acuíferos y el aire que respiramos, explotando y empobreciendo el suelo y el subsuelo, devastando los bosques para cementarlos o para cultivos transgénicos quitando el enorme recurso de oxígeno que liberan.

Llega 2020 y un virus desconocido en poco tiempo detiene el mundo, no la Madre Naturaleza, que por su parte siempre es maravillosamente activa en el proceso perpetuo de auto regeneración, de auto transformación; sino del mundo operativo, el mundo humano que con su acción quiere tener todo de inmediato, rápido, sin respeto, sin moralidad. El contagio es muy rápido, incluso si no es fatal para la mayoría de las personas, peligroso para la población de edad avanzada y para las personas con patologías, muchas personas que ya sufren están en peligro.

Inmediatamente un factor tremendo y común a los humanos de todas las latitudes se hace cargo, en estos tiempos sin restricciones siempre enganchados e hiperconectados a la web, el otro mundo, el virtual, en el que todos tratan de ser "alguien", para tener visibilidad, notoriedad, aprobación. Aquí el ego busca su venganza, su satisfacción por una vida salvaje y sin sentido.

El factor tremendo es el miedo a morir.

Un virus desconocido para la ciencia nos catapulta de un día para otro por miedo a la muerte, de repente nos hace miserablemente humanos y frágiles.
En medio de esta crisis global en la que algunos países están más afectados por el virus que otros, los gobiernos nos obligan a quedarnos en casa durante algunas semanas para limitar la infección y evitar que quienes la tienen la transmitan, después ya veremos. Tenemos que quedarnos adentro.

Esta nueva dimensión del aislamiento físico podría convertirse en una bendición, una oportunidad para escucharnos, reflexionar, revisar nuestra vida, hacernos algunas preguntas y darnos algunas respuestas.
¿Queremos que la humanidad permanezca en esta Tierra, para nuestros hijos y nietos? ¿Una continuación en prosperidad y alegría?

El cambio ahora está en nuestra mano, es claro y fuerte; nos pregunta el Planeta que nos hospeda y la Gran Madre, Pachamama para los pueblos andinos y Qomolangma como lo llaman los tibetanos.

Una vez que termine este caos, ya no será lo mismo que antes. Recordemos que el caos perturba todo tremendamente; bien, sacudámonos. Fluimos en el desorden sin resistencia. Cuando rompamos los viejos patrones y estructuras mentales obsoletas, encontraremos un nuevo equilibrio.

Este es el momento de soñar, de imaginar un mundo nuevo; es el momento de nuevas ideas, buscar en territorios inexplorados, nuevas invenciones, proyectos de futuro, coraje, iniciativas que deben tener un denominador común: el bienestar y la prosperidad de la humanidad con respeto a la Madre Naturaleza. Debemos madurar una nueva conciencia, ahora.

Recordemos que el pensamiento mueve y construye la materia. El pensamiento surge de una intuición y puede convertirse en un proyecto. Prestemos atención a nuestros pensamientos, los hacemos brillantes, que traigan luz y esperanza. 
Todos necesitamos un mundo mejor en el que vivir si queremos preservar la humanidad. Mientras tanto la Tierra continuará su maravilloso viaje, incluso sin nosotros, ¿queremos estar allí o no?


foto: Cascáis, Portogallo



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