Il viaggio dell'anima spinge all'azione Articolo/Racconto



Le lunghe passeggiate sulla spiaggia deserta in riva a l'oceano, la gioia della luce abbacinante del sole, la gioia del vento libero che mi trapassa rendendo la mia mente fresca e leggera, si fonde con la gioia della vita in un'unica armonia sia nel mio mondo interiore che in quello esteriore. Così la comprensione dell'Infinito è legata al mondo dell'attività, la vita e l'attività sono inseparabilmente connesse tra loro.

Tutto il nostro corpo è in continua attività delle sue funzioni interne, i battiti del cuore non si fermano mai così come l'attività del cervello o dello stomaco, così esteriormente la vita ci spinge a una perenne danza di azioni, l'energia ci sprona ad agire, la vita interiore ci porta a manifestarci esteriormente.

Anche il viaggio dell'anima non può rimanere nelle idee o nel sentire e necessita espressione continua all'esterno, ha bisogno di dedicarsi all'azione, deve dare. 

Nella nostra cultura occidentale siamo propensi al fare, al produrre, tanto che spesso accade diventi una frenesia di potere. Invadere e prendere ogni cosa con una ostinazione al fare sempre di più, senza ascolto alla coscienza interiore,  frequentemente senza moralità. 

La via spirituale invece è equilibrata nell'armonia di relazione tra il dentro e il fuori. Se il nostro agire nasce da una spinta interiore come la gioia, l'entusiasmo, la passione, ne risulterà un'opera consacrata all'Infinito, morale giusta e libera e non avvertiremo la stanchezza del lavoro.

L'anima anela alla libertà. La ricerca è la verità, ciò che è giusto, così l'anima esprimerà se stessa con forza, fermezza e gioia. E' così che si trova la connessione con il Tutto, con l'Infinito.

Appartati nella nostra solitudine proviamo a riflettere su questo grande mondo umano, quest'eterno sforzo dell'uomo che si fa strada da sempre tra immensi dolori e grandi gioie. Ognuno di noi può dare espressione all'Infinito nei grandi e piccoli atti quotidiani, nella bellezza e nell'ordine, nelle azioni buone e giuste, nel lavoro che porti beneficio per sé e per il prossimo.

Qualora sia lo spirito di bontà e amore che ci spinge all'azione, tutte le nostre attività saranno intrise di gioia, che irradierà dal nostro sguardo e da tutto il nostro essere. Quest'energia o spirito, come lo si voglia chiamare, è quello per il quale i bisogni del prossimo ci sembrano importanti come i nostri. Quando agiamo sotto questo impulso inevitabilmente l'attività sarà rivolta al bene che si tramuterà in una chiara soddisfazione della propria anima.

Dobbiamo sempre più attingere all'amore universale, amare intensamente la vita  con le sue gioie e i suoi dolori, i suoi successi e le sue cadute. Possiamo vivere la pienezza della vita mostrando di saper dare come saper ricevere.

L'essere umano che segua la spinta della propria anima alla manifestazione di sé 
esteriormente attingendo alle diverse qualità come la bontà e la bellezza nella riuscita delle sue attività, del suo lavoro, si riconoscerà più grande e la conoscenza di sé sarà più vasta.

Noi attraversiamo l'Infinito ad ogni passo perché la realtà è l'Infinito con le sue infinite possibilità, a noi scegliere la schiavitù di un potere avido ed egoista o la libertà dettata dall'anima.

foto: bambina a pesca col nonno al villaggio di pescatori Ine, nella prefettura di Kioto - Giappone
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