Infiniti sono i modi di percepire il sottile nelle cose - Riflessione/Meditazione -


 Impossibile dare una dimensione né una forma né una dimora alla mente poiché essa è in ogni cellula del nostro sistema psicofisico.

Tornando ai nostri organi sensoriali e ai cinque sensi, vista udito tatto gusto e odorato, se impariamo ad utilizzarli in modo più profondo questi ci riveleranno un mondo pieno di fascino e meraviglia e ci permetteranno di accedere alla contemplazione, la via praticabile a chiunque aspiri a quell'esperienza di "io sono", riconosciuta dai grandi Maestri spirituali.


La contemplazione non si ottiene per una imposizione della mente, niente tecniche, ma accade  quando siamo in uno stato mentale rilassato, di non controllo, di nudità, cioè spogliato di tutte le sue sovrastrutture. La pratica della contemplazione è semplice nel senso che non è complicata o difficile, come erroneamente si pensa che per conquistare un risultato ci debba essere una tensione o uno sforzo, non è così per la nostra mente che voglia vivere questa esperienza.


La contemplazione avviene quando la ragione la volontà e la memoria trovano la quiete, nessun dialogo interiore e nessun pensiero. Facciamoci quindi catturare da ciò che ci circonda e lasciamoci stupire nell'osservare i più piccoli particolari che caratterizzano l'oggetto della nostra attenzione, senza giudizio (bello, brutto, mi ricorda questo o quello, il suo nome è, etc.).


Passeggiamo in un prato fiorito, molti sono i fiori e il prato è un'armonia integrata di differenze. Nell'osservare un fiore da vicino possiamo coglierne il profumo racchiuso nei suoi petali, ammirarne la delicata perfezione e il colore, con le dita sentirne la morbidezza, notare quante foglie differenti in dimensioni e forme ci sono sullo stelo. Tutte queste espressioni manifeste del suo aspetto nascono da una sola energia, la linfa, e anche se non la vediamo possiamo coglierne la vita nel fiore stesso. Quel fiore è un microcosmo perfetto d'armoniose integrazioni.


Entrando in empatia con la natura essa ci risuonerà di bellezza e armonia e i nostri sensi ci riveleranno un mondo ricco. C'è un'energia non manifesta che possiamo cogliere nella contemplazione, la stessa energia la possiamo percepire in un albero o passeggiando in un bosco, durante un temporale nel lampo e nel tuono, nelle grandi onde dell'oceano, nel volo di un uccello, in una tempesta di vento: potente energia che ci trasmette pienezza e libertà.


Possiamo sentire questa energia con l'udito nel suono, con il gusto nel sapore, con il tatto nella morbidezza, con la vista nei colori e nelle forme, con l'odorato in un profumo. Infiniti sono i modi di percepire il sottile nelle cose, con l'attenzione e la contemplazione si coglie nella Creazione l'energia del Creatore e in questo spazio possiamo compenetrare la Natura e vibrare con essa la vita.




Nel cielo gli uccelli sono svaniti,

E ora anche l'ultima nuvola si dissolve.

Sediamo insieme, la montagna ed io,

Fino a che solo la montagna rimane.



Li Po



foto: dal mio viaggio in Tibet


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