I buoni diventano dèi, i malvagi diventano bestie (Boezio)


Un altro breve estratto del dialogo tra Boezio e Filosofia (a lui apparsa, durante la sua prigionia, nelle sembianze di una donna) tratto dal saggio - La consolazione della Filosofia -

FILOSOFIA:

Si può infatti ritenere non senza fondamento che, quando si fa una cosa, il fine che ci si propone di raggiungere nel farla costituisca anche la sua ricompensa.

Abbiamo mostrato che la felicità coincide con quello stesso bene in vista del quale si fanno tutte le cose; pertanto il bene stesso è stato assegnato come comune ricompensa per le azioni umane. D'altra parte non è possibile che il bene si separi dai buoni, ragion per cui a una onesta condotta non manca mai un'appropriata ricompensa.

Per quanto dunque i malvagi infieriscano a loro piacimento, al sapiente con cadrà, non si dissecherà mai la sua corona; poiché l'altrui perversità non è in grado di strappare agli spiriti onesti l'onore loro proprio. Ma poiché l'onore è trasmesso a ciascun onesto dalla sua onestà, egli rimarrà privo della sua ricompensa quando cesserà di essere onesto.

Infine poiché ogni ricompensa in tanto è ricercata in quanto è ritenuta un bene, chi è in possesso del bene come potrebbe essere giudicato privo di ricompensa? Ma di quale ricompensa? Della più bella e più grande di tutte. Poiché è la stessa bontà a costituire la felicità, è evidente che i buoni, per il fatto stesso di essere buoni, risultano felici.

Ma è assodato che coloro che i quali sono felici partecipano alla natura degli dèi. C'è dunque per i buoni una ricompensa che non può essere logorata dal tempo, né menomata da alcun potere, né offuscata da malvagità alcuna: è il diventare déi.

foto: per questo pezzo ho scelto un'immagine dal mio viaggio in Tibet. Un popolo, il tibetano,  che ha sofferto moltissimo della brutale invasione cinese ma che ha saputo conservare forte l'onore e la dignità del loro spirito.





L'anima sorgente del nostro potere spirituale - Riflessione/Meditazione -

 


La mia percezione di mondo è uno, ideologicamente senza confini che separano gli uni dagli altri, dove i popoli possono dialogare, comunicare e condividere i propri saperi e la propria cultura, sorgente naturale per rendere le diversità ricchezza per tutti. 


La mia visione di mondo è un insieme di persone differenti per etnie culture e tradizioni spirituali ma uguali in quanto esseri umani e quindi con gli stessi diritti e gli stessi obblighi morali di rispetto e tolleranza reciproca. La bellezza delle lingue diverse, veicolo di conoscenza per esplorare le culture antiche, una ricchezza inestimabile. 


L'idea di mondo in cui i potenti della terra ci vogliono inglobare è totalmente basata sul consumo. Ogni cosa diventa merce da usare compreso l'essere umano diventato precario a vita e senza diritti, reso ateo senza cultura e capacità critica e povero di spirito. Anche le diverse lingue dei popoli vengono sradicate per uniformarsi  alla priorità del consumismo che impone l'uso dell'inglese, quello più spicciolo dei vari slogan pubblicitari legati ai beni di consumo e quello della finanza.


Annichilite dal quotidiano frustrante moltissime sono le persone che usano senza consapevolezza le pagine sociali che altro non sono che canali di manipolazione delle masse, una sorta di Matrix in cui anche i pensieri sono  imbrigliati nella macchina del controllo globale. 


Questo processo di globalizzazione iniziato tra la fine degli anni sessanta e inizi settanta con il fiorire delle multinazionali, dei mercati finanziari e della pressione pubblicitaria sui beni di consumo è diventato oggi molto invasivo. 


Inoltre le misure restrittive di questi mesi imposte dai vari governi mondiali e nello specifico da quello italiano con conseguente sospensione delle libertà e dei diritti fondamentali messi in atto dai decreti leggi imposti per tutelarci dalla pandemia hanno reso la pressione globalizzante neo liberista ancor più aggressiva, in forte accelerazione.


Siamo tutti impauriti e in preda all'ansia che ci investe non appena la mattina leggiamo i titoli di un qualsiasi quotidiano, i numeri e le percentuali della pandemia danno i numeri. Il contagio della paura è dilagante mietendo molte più vittime del virus. I popoli assoggettati alla paura si controllano benissimo e i media più popolari sono al servizio dei potenti.


Ma c'è qualcosa dentro ogni creatura che è intoccabile dall'esterno, non può essere controllata e manipolata: è la nostra interiorità, l'anima. Il concetto di anima compare la prima volta da Socrate, per designare il mondo interiore dell'uomo, il quale sosteneva che il compito dell'uomo è la cura dell'anima. 


Platone si spinse un pò più in là sostenendo che l'anima è per sua natura simbolo di purezza e spiritualità ed è immortale. L'anima è il soffio vitale, la parte vitale e spirituale dell'essere vivente. L'anima presente in ogni essere è un frammento dell'anima del mondo. Spirito e anima si fondono in un concetto unico. 


Dobbiamo fermarci un momento a riflettere, respirare (anima: anemos soffio vento respiro), ricollegarci alla fonte essenziale dell'essere umano, alla nostra sorgente, alla nostra interiorità; tornare nella nostra casa, l'anima. L'anima ci sta accompagnando nel nostro viaggio in questa vita, dobbiamo riunirci ad essa per non farci inghiottire dal sistema.


Sempre di più diventa necessario stabilire un legame col nostro centro, la fonte del nostro potere personale. Dal centro possiamo vedere noi stessi e il mondo intorno con più chiarezza, lucidità e acquisire nuova forza per poter tornare ad essere protagonisti delle nostre scelte, più consapevoli, momento dopo momento.


Impariamo a trascendere gli eventi che ci incombono, diamo loro un significato, perché sempre esiste un significato profondo. E' il prezzo della nostra evoluzione. Una sana disciplina ci può aiutare a superare i disagi interiori. 


Disciplina è qualcosa etimologicamente legato all'apprendimento è imparare, non conformarsi non controllare o reprimere ma imparare a vedere con chiarezza cosa accade dentro e fuori di noi, che è un unico movimento.


Siamo uniti all'universo da vincoli più veri e profondi delle sole "necessità". La nostra anima è attratta dall'universo, essa si manifesta nell'amore verso la vita come se avessimo innumerevoli fili che si estendono fino le stelle.


Dato che il nostro corpo è formato dagli stessi atomi delle stelle e quindi dell'universo, tutti vibriamo di energia universale e dentro di noi infinite sono le possibilità di ricrearci.

Cercare il tesoro dentro di sé (Boezio)




Le parole illuminanti del primo filosofo medioevale, nato intorno 475 d.C., scritte nel buio di un tetro carcere di Pavia nel quale fu ingiustamente rinchiuso, torturato e ucciso da un potere cieco. 

Durante i mesi di prigionia scrive il suo capolavoro, "La consolazione della Filosofia". Il libro è scritto in forma di dialogo tra l'autore e Filosofia che appare a Severino Boezio nelle sembianze di una donna.

Riporto qui un brevissimo estratto del paragrafo intitolato - Cercare il tesoro dentro di sé -

 Filosofia: 
Chiunque indaghi il vero con profondità di riflessione
e non voglia perdersi per strade sbagliate
rivolga in sé la luce della sua visione interiore
e, concentrando il suo tiro, lo indirizzi ad un solo bersaglio,
convinca l'animo suo che quanto s'affanna a cercare fuori di sé
lo possiede già dentro, nascosto nei suoi tesori.

foto: Atlantico - Andalusia

La vita non è una linea retta - Racconto/Riflessione -

 



L'errore che comunemente si fa è pensare alla vita come fosse una linea retta con un inizio che è la nascita e una fine dove la morte ci attende e nel mezzo ciò che chiamiamo - il vivere -. La morte è così vista come un'interruzione del flusso vitale e per questo temuta. Da qui il nostro attaccamento alle cose e alle persone che rappresentano i nostri punti di riferimento, i confini entro i quali possiamo sentirci al sicuro.
Nella realtà la vita non è una linea retta ma un processo vitale in perenne trasformazione, perché la vita è eterna nel suo continuo trasformarsi prende nuove e infinite forme.
Vita è lo scorrere mutevole delle stagioni, la profondità dei mari e la moltitudine di pesci e coralli, vita è il dolce fluire dei fiumi al mare, vita sono i tre cuccioli di rondine nati oggi dopo due settimane di cova nel nido sopra la mia porta d'ingresso e vita sarà quando affronteranno in autunno nuovi cieli verso l'Africa, vita è il vento di levante che in questi giorni soffia a più di 50 chilometri orari e lo scroscio improvviso della pioggia primaverile. 

Vita è la rotazione della terra su se stessa ed intorno al sole. Vita è anche qualcosa di più sottile come una carezza sul volto rugoso di un vecchio, un nuovo amore, un'esperienza di gioia straripante che ci fa danzare, un pianto sommesso, una creatura venuta alla luce, un fiore che abbandona i meravigliosi colori e l'intenso profumo dei suoi petali per trasformarsi a poco a poco in un frutto maturo.

La vita è ovunque, in ogni luogo, sempre. La vita è eterna nel suo continuo trasformarsi prende forme nuove e infinite. La morte non è altro che un processo di trasformazione. Anche il corpo che ci riveste e ci permette di vivere in questa dimensione terrena sarà destinato ad invecchiare, forse ad ammalarsi e giorno per giorno tutti i suoi tessuti si trasformeranno fino a raggiungere la morte.
La meravigliosa eccezione che noi umani abbiamo è ciò che il nostro corpo riveste, la nostra anima. Essa non morirà mai, rivestirà nuovi corpi ancora per continuare e completare l'esperienza terrena di volta in volta sempre diversa.

A seguito della grande rivelazione della - Relatività Generale - Einstein continuò i sui studi elaborando successivamente la sua - Teoria del Campo Unificato - un gioiello, in cui sostiene che tutto il creato e quindi tutta la manifestazione è sostenuta da una sola e unica energia. Mentre tutto in noi come nell'intero universo è in continuo cambiamento, la natura di tutta questa energia in movimento è una sola ed è immutabile. Questa energia madre si chiama Amore.

Per unirci a questa energia fondamentale e immutabile dobbiamo imparare a trascendere la manifestazione oltre la forma, nell'ascolto, per unirci al Divino. Se ci liberiamo dell'idea di tempo e spazio che è una contrazione, ecco che la consapevolezza si espande in coscienza, torniamo ad unirci al Tutto, la realtà fondamentale, universale.

Il tempo è legato alla nostra mente dove osserviamo il passato e il futuro ma se riusciamo a rimanere totalmente assorbiti nella pienezza della vita, in ciò che stiamo vivendo, potremo liberarci dai vincoli del tempo e da tutti i problemi quali paure ansie solitudini e angosce. Ogni singolo momento può diventare l'Eterno.


foto: donne in risaia - Nepal

come un unico cielo


Ho conosciuto del mio corpo il gioco dell'universo;
sono sfuggito all'errore di questo mondo.
L'interno e l'esterno sono diventati come un unico cielo;
l'infinito e il finito si sono uniti;
sono ebbro alla vista di tutto questo.

Kabir

foto: Atlantico e Andalusia