Dove nasce il sentire? Cosa sentiamo e come è possibile che accada? - Riflessione/Meditazione -¿Dónde surge el sentimiento? ¿Qué sentimos y cómo sucede?



Sentire il contatto con la Grande Madre o Qomolangma, come chiamano l'Everest i tibetani,
è un'esperienza di energia fortissima, ti senti pervaso d'immenso, ti senti grato 
di essere un'infinitesima parte di questo immenso, 
una piccola parte del Tutto, di Dio e questa parte di divinità si trasforma in 
qualcosa di potente dentro di te, ti senti nutrito di gioia e di guarigione. 
Tutto il tuo essere si riorganizza come dovrebbe essere, trova il suo centro, l'armonia.

Come è possibile sentire? Cosa sentiamo e attraverso cosa?

Le informazioni che riceviamo passano sempre attraverso i sensi che sono delle grandi porte aperte sul mondo esteriore: vista udito tatto gusto olfatto. Ogni organo sensoriale è preposto a delle specifiche ricezioni. 

Ciò che sentiamo sviluppa delle emozioni che modificano la nostra mente, i nostri pensieri; è il miracolo della vita, ciò che siamo e scegliamo di essere attimo dopo attimo perché le emozioni indotte dalla percezione sensoriale modificano il nostro stato. Queste informazioni diventano parte della nostra memoria esperenziale e del nostro essere.
Sono sopratutto le emozioni di dolore che scatenano una reazione e lasciano maggior traccia in noi. Pensiamo al nostro corpo, abbiamo la percezione di esso solo se dolorante perché il dolore crea una sorta di allarme attraverso il sistema neurologico. Le emozioni sono più potenti del sistema neuro cognitivo e lasciano traccia nella memoria. 

L'energia prodotta da uno stato emozionale di ansia paura angoscia è molto bassa, quasi non ce ne accorgiamo. Mentre l'energia che emaniamo in uno stato di gioia è molto più forte. Ecco che se torniamo a contatto con la natura, con la Grande Madre Natura le nostre emozioni saranno via via sempre più belle e potenti. I popoli che vivevano in culture ancestrali erano strettamente connessi alla Grande Madre e l'armonia generata dagli elementi dava, creava un modo di vivere rispettoso delle forze intrinseche della Natura. 

Essere a contatto con gli elementi, accarezzati dal vento, irradiati dal sole o dai raggi della luna, percepire il contato col suolo, un prato erboso, il mare, sentire un profumo può abbracciarci e lasciare una traccia bella in noi. Assaporare un buon cibo cotto con amore favorisce sicuramente una buona digestione e  la conseguente trasformazione metabolica. Incontrare uno sguardo sincero e lasciare che entri in noi può risvegliare emozioni di gioia talmente forti da farci piangere. Una carezza di conforto, un abbraccio morbido e avvolgente può modificare il nostro corpo creando uno stato di benessere, perché tutto è in continua trasformazione e il dentro di noi come il fuori di noi è tutt'uno, non esiste separazione, non esiste dualità.



¿Dónde surge el sentimiento? ¿Qué sentimos y cómo sucede?

Siente el contacto con la Gran Madre o Qomolangma, 
como los tibetanos llaman al Everest, es una experiencia de energía muy intensa, te sientes lleno de la inmensidad, 
te sientes agradecido por ser una parte infinitesimal 
de esta inmensa pequeña parte del Todo, de Dios. 
Y esta parte de la divinidad se transforma en
algo poderoso dentro de ti, te sientes alimentado 
por la alegría y la curación.
Todo tu ser se reorganiza como debería ser, 
encuentra su centro, la armonía.

¿Cómo es posible sentir? ¿Qué sentimos y a través de qué?

La información que recibimos siempre pasa a través de los sentidos, que son grandes puertas abiertas al mundo exterior: la vista, el oído, el tacto, el olfato. Cada órgano sensorial es responsable de recepciones específicas.

Lo que sentimos desarrollan emociones que modifican nuestra mente, nuestros pensamientos. Es el milagro de la vida, lo que somos y elegimos ser, momento tras momento, porque las emociones inducidas por la percepción sensorial modifican nuestro estado. 
Esta información se convierte en parte de nuestra memoria experiencial y nuestro ser.
Son sobre todo las emociones dolorosas las que desencadenan más reacciones y dejan más huella en nosotros. Pensamos en nuestro cuerpo, tenemos la percepción de él solo si duele, porque el dolor crea una alarma a través del sistema neurológico. 
Las emociones son más poderosas que el sistema neurocognitivo y dejan huellas en la memoria.

La energía producida por un estado emocional de ansiedad, miedo y angustia es muy baja, apenas lo notamos. Mientras que la energía que emanamos en un estado de alegría es mucho más fuerte. Entonces, si volvemos a estar en contacto con la naturaleza, con la Gran Madre Naturaleza, nuestras emociones se volverán gradualmente más y más bellas y poderosas. 
Los pueblos que vivían en culturas ancestrales estaban íntimamente relacionados con la Gran Madre y la armonía generada por los elementos creaba una forma de vida respetuosa de las fuerzas intrínsecas de la naturaleza.
Estar en contacto con los elementos, acariciados por el viento, irradiados por el sol o por los rayos de la luna, percibiendo el contacto con el suelo, un prado cubierto de hierba, el mar…, sintiendo un perfume que puede abrazarnos y dejarnos un hermoso rastro. 
Saborear una buena comida cocinada con amor, ciertamente promueve una buena sensación y la consiguiente transformación metabólica. 
Encontrar una mirada sincera y dejar que entre en nosotros puede despertar emociones de alegría tan fuertes como para hacernos llorar. 

Una caricia que conforta, un abrazo suave y envolvente puede modificar nuestro cuerpo creando un estado de bienestar, porque todo está en continua transformación y el interior de nosotros como el exterior es uno, no hay separación, no hay dualidad.



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