Italia - Milano - zona Naviglio




Per decenni porta Ticinese restò la sintesi della Milano popolaresca e malandrina, 
con i suoi personaggi coloriti, le canzonacce sguaiate o malinconiche, 
gli artigiani e gli artisti dei vicoli e delle corti. 
Ora le corti sono rimesse al bello e al passante curioso offrono negozietti 
con collezioni di foto da fine ottocento a post seconda guerra mondiale 
per volgere lo sguardo a cosa fosse il Naviglio Grande a quei tempi. 
Pescatori, bagnanti, barche di gitanti in una suggestiva atmosfera 
belle époque, e sulle sponde le lavandaie e le osterie chiamate trani 
per il vino rosso di Trani che si serviva tanto che tranat era l'ubriacone. 

Ora le osterie che hanno mantenuto l'atmosfera calda e rustica di un tempo servono 
calici di vini pregiati e costosi e anche dei piatti tradizionali e saporiti anche nel prezzo. 
Va ricordato che nel secondo dopoguerra Darsena e Naviglio Grande erano al 
centro del carnevale Ambrosiano. 
Era la chiassosa Fiera di porta Genova, con baracconi ottovolanti giostre e attrazioni varie, 
punto d'arrivo delle tradizionali sfilate dei carri che partivano dal centro con 
el Meneghin e la Cecca, le popolari maschere milanesi.













Nessun commento:

Posta un commento