Ladakh - Padmasambhava e la leggenda della montagna tagliata


Si racconta che, in un tempo lontano e non precisato, Guru Padmasambhava fosse inseguito 

da un demone malvagio e violento e che, per sfuggirgli, tagliò nettamente 

la montagna con la sua grande spada affilata, aprendo così un varco. 

Oltre questo orrido, tra pareti rocciose, anfratti e cascate d'acqua, si apriva 

una valle bellissima e maestosa circondata dalle grandi montagne himalayane. 

Padmasambhava riuscì così a rifugiarsi in una grotta e, cogliendo di sorpresa il demone, 

lo sconfisse ponendo fine alla sua violenza.








In silenzio cammino, sotto sforzo e in ascolto,
 cogliendo in me tutta la bellezza e la potenza che questo paesaggio mi regala.











Usciti dall'orrido ci aspetta il tratto più faticoso per arrivare alla meta: 
Urgyen Dzong 3.700 mt.




Il piccolo e bellissimo tempio ci accoglie per un ristoro meditativo dopo l'ultima salita.
Mi sento affaticata, l'altitudine si fa sentire, ma sono immensamente grata di esserci.


Tra i due stupa si può notare in lontananza l'accesso della grotta che ospitò 
Guru Padmasambhava e molti altri maestri e asceti che qui transitarono 
e meditarono nel corso dei secoli.






Dalla finestra della grotta 


Ingresso della grotta in cui ha meditato a lungo Padmasambhava


Divinità all'interno della grotta






Questo cane ci ha seguito per ore lungo tutto il cammino, 
rimanendo con noi anche il giorno successivo





 

Nessun commento:

Posta un commento