Si racconta che, in un tempo lontano e non precisato, Guru Padmasambhava fosse inseguito
da un demone malvagio e violento e che, per sfuggirgli, tagliò nettamente
la montagna con la sua grande spada affilata, aprendo così un varco.
Oltre questo orrido, tra pareti rocciose, anfratti e cascate d'acqua, si apriva
una valle bellissima e maestosa circondata dalle grandi montagne himalayane.
Padmasambhava riuscì così a rifugiarsi in una grotta e, cogliendo di sorpresa il demone,
lo sconfisse ponendo fine alla sua violenza.
In silenzio cammino, sotto sforzo e in ascolto,
cogliendo in me tutta la bellezza e la potenza che questo paesaggio mi regala.

Mi sento affaticata, l'altitudine si fa sentire, ma sono immensamente grata di esserci.
Tra i due stupa si può notare in lontananza l'accesso della grotta che ospitò
Guru Padmasambhava e molti altri maestri e asceti che qui transitarono
e meditarono nel corso dei secoli.
Dalla finestra della grotta
rimanendo con noi anche il giorno successivo


















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