L'essere nel Tutto






La forza dell'Universo è una sola con la forza che esiste in noi stessi.
L'essere nel Tutto.

Quando affiora questa percezione avviene da un lato una sorta di resa 
dell'io individuale che sprofonda nella coscienza universale 
ed è qui che è possibile attingere all'amore, al potere e alla saggezza.

siamo in relazione ininterrotta


Possiamo vedere chi siamo e cosa sentiamo
quando ci poniamo in relazione a qualcuno o qualcosa.

Il principio di relazione è sempre presente, 

tutto il nostro corpo lo è ininterrottamente in tutti i suoi organi e tessuti.

Questo principio è riscontrabile nell'intero Universo e
lo viviamo con qualsiasi cosa persona o ambiente ci rapportiamo.

Possiamo manifestarci grazie a questo principio e 
grazie allo stesso
prendere consapevolezza di noi stessi.

foto: Sadu al Tempio di Pashupatinath in Nepal

https://marinamagro.blogspot.com/p/nepal-pshupatinath.html

L'anima e il Tutto




Nell'amore il senso della differenza, cioè tutto quello che ci caratterizza: 
età sesso colore della pelle religione stato sociale, e altro ancora,
scompare e l'anima umana raggiunge il suo 
scopo di perfezione trascendendo i limiti di sé stessa 
e varcando la soglia dell'infinito.
 
L'amore è la più alta gioia che possiamo raggiungere.
 Solo nell'amore possiamo riconoscere d'essere più grandi 
di noi stessi, d'essere una sola cosa col Tutto. 
Possiamo ritrovare la nostra anima in chiunque amiamo

foto: in Benin per un progetto umanitario alcuni anni fa
https://marinamagro.blogspot.com/p/benen.html

i limiti e l'Infinito



Quando osserviamo della nostra vita un campo limitato gli errori s'ingrandiscono nella 
nostra mente ma se ci lasciassimo andare a una visione più grande, più ampia, 
potremo cogliere un ideale di perfezione che va aldilà dei nostri limiti 
offrendoci la speranza di diventare migliori. 

La speranza non accetterà mai come un fatto permanente i nostri limiti. 
L'Infinito è in noi e ogni giorno qualcosa di nuovo e bello si realizza. 
Questa è Fede.

foto: Atlantic Ocean

oltre il virus e l'impatto mediatico - articolo del 02/02/2020 más allá del virus y el impacto mediático




Sempre più l'umanità è esposta ad una comunicazione distorta e manipolata e nessuno 
         sembra più usare la propria intelligenza come facoltà di discernimento per scoprire la verità. 
Ingoiamo avidamente notizie non propriamente veritiere e complete o 
comunque spesso manipolate senza mai andare a vedere o cercare oltre.

Le emozioni ci dirottano verso un pensiero comune ancor più se questo è negativo 
se non tragico. La paura regna sopra ogni possibile verità e ci ingloba in un 
processo assolutamente prevedibile e controllabile. 

Il coronavirus sta diventando una psicosi che infetta la nostra mente prima ancora che 
ci sia la remota possibilità che arrivi al nostro corpo.  

Torniamo per un momento ai fatti: ogni anno nel mondo muoiono fino a 650 mila persone 
per infezioni respiratorie acute causate dall'influenza e sono prevalentemente colpite 
le persone con gravi immunodeficienze molte delle quali sono anziane. 
Solo in Italia circa 7 mila persone muoiono su 3,5/ 5 milioni 
di persone infettate ogni anno. (ilpost.it).

L'impatto di questo coronavirus o meglio, dell'ondata di paura che si sta diffondendo 
in tutto il mondo sta creando seri danni ovunque, sopratutto in Cina. I titoli cinesi 
sono crollati, città intere isolate, anche il Tibet ha chiuso non solo i Monasteri e i 
luoghi culturali e storici più importanti ma anche le frontiere. La gente vive 
chiusa in casa, leggevo che solo una personadi un nucleo familiare può 
uscire ogni due giorni per acquistare cibo e cose di prima necessità. 

L'America e molti Paesi europei tra cui l'Italia hanno chiuso i voli per la Cina.


Diciamoci la verità, la paura della malattia porta alla immensa paura della morte, che è uno dei 
più grandi tabù dell'essere umano. L'uomo vuole vivere per sempre, non sopporta la malattia.

Le malattie sono una minaccia alla vita e quindi meglio allontanarne tutti i possibili 
coinvolgimenti. Ricordo un giorno di tanti anni fa una vicina di casa venne a suonarmi 
il citofono per dirmi: Coraggio!
La notizia si era diffusa nel quartiere. Ero a casa convalescente dopo un intervento chirurgico 
per un cancro. La signora a debita distanza mi inviò quello che lei credeva fosse un augurio.

Credo che l'essere umano abbia perso nel corso dei secoli, forse di più con l'enorme 
sviluppo tecnologico, il senso della vita e la sua fondamentale relazione con la Natura. 
Quando non c'è il senso di vita non può esserci il senso di morte, dato che l'una compenetra l'altra. 
Nel mondo moderno occidentale si nega la morte, nemmeno se ne parla pensando di 
tirarsela addosso, buona parte degli esseri umani vivono nella negazione o 
nel terrore della morte. 

La morte è lo specchio in cui si riflette l'intero significato della vita.
Solo vivendo appieno la vita compenetrati dall'esistenza con il progetto di comprenderne 
il significato più profondo arriveremo a dare un senso alla morte e non temeremo più le 
malattie qualora ci capitasse di attraversarne una, ma queste saranno un' opportunità di 
crescita interiore e di maggiore comprensione della vita stessa.

Foto: vista sulle infinite possibilità di vita e sull'Oceano Atlantico

PARA AMIGOS ESPANOLES:


La humanidad está cada vez más expuesta a una comunicación distorsionada y 
manipulada y nadie parece usar su inteligencia, como facultad de discernimiento, 
para descubrir la verdad.

Consumimos con avidez noticias que no son realmente verdaderas y completas o, de 
otra manera, a menudo manipuladas sin siquiera ver ni mirar más allá.

Las emociones nos dirigen hacia un pensamiento común, más aún si son negativas o trágicas. 
El miedo reina sobre todas las verdades posibles y nos envuelve en un proceso 
absolutamente predecible y controlable.

El coronavirus se está convirtiendo en una psicosis que infecta nuestramente incluso 
antes de que exista la, remota, posibilidad de que llegue a nuestro cuerpo.

Volvamos por un momento a los hechos: hasta 650 mil personas mueren cada año en el 
mundo para infecciones respiratorias agudas causadas por la gripe y se ven 
afectadas principalmente personas con inmunodeficiencias severas, muchas de las
 cuales son ancianos. Solo en Italia mueren alrededor de 7 mil personas 
de 3.5 / 5 millones de personas infectadas cada año (Ilpost.it).

El impacto de este coronavirus o, mejor, de la ola de miedo que se está extendiendo por todo 
el mundo está creando graves daños en todas partes, especialmente en China. Los valores 
se han derrumbado y ciudades enteras están aisladas. En el Tíbet también han cerrado no s
olo los monasterios y los lugares culturales e históricos más importantes sino 
también fronteras. La gente vive encerradas en sus casas. Leí que solo una persona de 
la familia puede salir, cada dos días, para comprar comida y artículos de primera necesidad.

Estados Unidos y muchos países europeos, incluida Italia, han cerrado vuelos a China.

Seamos realistas, el miedo a la enfermedad conduce al inmenso miedo a la muerte, 
que es uno de los grandes tabúes del ser humano. El hombre quiere vivir para 
siempre, no puede soportar la enfermedad.

Las enfermedades son una amenaza para la vida y, por lo tanto, es mejor eliminar 
todas las enfermedades posibles.
Recuerdo que un día, hace muchos años, una vecina vino para decirme: 
¡Ánimo!, por el intercomunicador…
La noticia se había extendido al barrio. Estaba en casa recuperándome después de
 la cirugía por un cáncer. La señora, a una distancia segura, me envió 
lo que ella pensó que era un buen deseo.

Creo que el ser humano ha perdido a lo largo de los siglos, quizás más con el enorme 
desarrollo tecnológico, el sentido de la vida y su relación fundamental con la naturaleza.
Cuando no hay sentido de la vida, no puede haber un sentido de la muerte, ya que uno 
compenetra al otro.

En el mundo occidental moderno, se niega la muerte. Ni siquiera se menciona cuando se piensa en su cercanía.
Buena parte de los humanos viven en la negación o en el terror a la muerte.

La muerte es el espejo en el que se refleja todo el sentido de la vida.
Solo viviendo plenamente la vida, interpretando la existencia con un proyecto para comprender
 el significado más profundo, llegaremos a dar sentido a la muerte y ya no tendremos miedo 
a las enfermedades si nos cruzamos con una. 

Esta será nuestra oportunidad para un crecimiento interno y una mayor comprensión 

de la vida misma.