Nel silenzio da cui tutto ha origine.


Ritrovo un amico dopo qualche decennio e raccontandoci un pò,
tra l'emozione di alcuni ricordi veramente lontani,
finiamo a parlare di viaggi e del mio prossimo in Tibet.

Mi dice - ho un libro per te -.

Ecco questo meraviglioso testo scritto da Fosco Maraini dopo parecchi viaggi (1937/1948) affiancando uno dei nostri massimi orientalisti Giuseppe Tucci.
Il Tibet, la filosofia buddista e tutte le altre filosofie orientali mi interessano da sempre e sono le mie letture preferite.

 La visione offerta da Maraini è profondamente umana, coglie l'aspetto antropologico dell'essere umano che popola quelle latitudini.
In viaggio lasciando il porto di Napoli col piroscafo fino a raggiungere l'India e poi i treni da Bombay a Calcutta. A piedi attraversando foreste, piccoli universi di acqua e vegetazione fino a passare il piccolo stato fiabesco del Sikkim e ancora su in carovane per valli e passi innevati  e crepacci.

Qui un passo del libro:

- Gli ossi degli animali non si seppelliscono, non si nascondono alla vista, non si distruggono; stanni lì come sassi lungo la via, alle porte delle case, si pestano e si scalciano; i bambini vi giocano o se li scagliano a vicenda.

E questa passività, c'è poi, vorrei dire, un muto godimento, è anche un modo d'azione. Le ossa sono dunque un genere di fiori, un conforto, un piacere. 
Sono forse lo specchio del fluire ingannevole del tempo, da cui l'uomo deve sfuggire se vuole salvarsi? Chissà.

Col burro e le ossa ecco il terzo elemento: lo Sconfinato Silenzio.
La fisica moderna ci parla di continuo tetradimensionale spazio-tempo.
il Tibet è costituito da un tetradimensionale spazio-silenzio.
V'è il silenzio giallo, ocra, delle sassaie; quello cilestro-verde dei ghiacciai; quello delle valli dove roteano altissimi, contro il sole, i falchi. 

Ed è il silenzio che purifica tutto, secca il burro, polverizza le ossa
e lascia infine nell'animo una dolcezza inesprimibile di sogno, come avessimo toccato qualche patria originaria perduta, dopo la primissima infanzia della storia. -







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