sguardi

Haiku tibetani:

Questi occhi crepitanti
di mistero
occhi decisi di bimbo
che adornano
un futuro


- Tibet degli ultimi -
Leda Palma




Pashupatinath, dispersione delle ceneri nelle acque del Bagmati

In Cammino

Guarda verso il cielo, ma non sempre:
guarda spesso anche verso terra.

la terra ama l'uomo, fin nelle radici:
aggiungi le infinite stelle -
le molte gocce che scendono
qui; i molti germogli che qui
fioriscono. Fa risuonare il sordo orizzonte -
lontano, tanto lontano verso gli uomini in cammino.
da qualche parte fasci di luci accendono luci;
da qualche parte fasci di luce si impennano:
uomini e uomini in cammino.

Iswar Ballav





a Boudhanath giri di preghiera,


La mia liberazione
non è nella rinuncia.
Sento l'abbraccio della libertà
in mille vincoli di gioia.

R.Tagore

sul mio sorriso ti affidi

Haiku tibetani:

Bimbo che chiedi
d'adagiare l'anima
sul mio sorriso.


- Tibet degli ultimi -
Leda Palma

Niente di più bello

Haiku tibetani:

Niente di più bello
ho visto mai
a luna spalancata
questi vecchi volti
rugosi
di compassione


-Tibet degli Ultimi-

Leda Palma



invitata al Mudec per raccontare ... emozionatissima!





17 novembre 2018
ore 19:30
Scritti dalla Città Mondo. Focus #04 Perù: Perumalìa. Racconti di italiani stregati dalle Ande

Con Marco Brio, Marina Magro. Intervengono Irina Bajini e Emilia Perassi. A cura del Centro di Ricerche Interuniversitario sulle Americhe Romanze CRIAR con il patrocinio UNIMI

Dopo una breve introduzione sui libri di viaggio in America Latina e sul Perù come luogo di suggestioni esotiste, altrove meraviglioso e magico, stimolo a percorsi iniziatici, si presenteranno due libri di viaggiatori italiani dando la parola agli autori e dialogando con loro.

I protagonisti

I libri degli autori presentati a BookCity

Marina Magro
"Odore di Perù" - Samuele Editore

Marco Brio
"Sette spiriti. Reportage peruviano" - Angolazioni





Cosa sentiamo e come è possibile che accada? Dove nasce il sentire?



Sentire il contatto con la Grande Madre o Qomolangma, come chiamano l'Everest i tibetani,
è un'esperienza di energia fortissima, ti senti pervaso d'immenso, ti senti grato 
di essere un'infinitesima parte di questo immenso, 
una piccola parte del Tutto, di Dio e questa parte di divinità si trasforma in 
qualcosa di potente dentro di te, ti senti pervaso di gioia e di guarigione. 
Tutto il tuo essere si riorganizza come dovrebbe essere, trova il suo centro l'armonia.

Come è possibile sentire? Cosa sentiamo e attraverso cosa?

Le informazioni che riceviamo passano sempre attraverso i sensi che sono delle grandi porte aperte sul mondo esteriore: vista udito tatto gusto olfatto. Ogni organo sensoriale è preposto a delle specifiche ricezioni. 

Ciò che sentiamo sviluppa delle emozioni che modificano la nostra mente, i nostri pensieri, è il miracolo della vita, ciò che siamo e scegliamo di essere momento dopo momento perché le emozioni indotte dalla percezione sensoriale modificano il nostro stato. Queste informazioni diventano parte della nostra memoria perché nel nostro vissuto e potrebbero condizionarci se non ne diventiamo consapevoli, se non applichiamo la facoltà di discernere. 

Sono sopratutto le emozioni di dolore che scatenano una reazione e lasciano maggior traccia in noi. Pensiamo al nostro corpo, abbiamo la percezione di esso solo se dolorante perché il dolore crea una sorta di allarme attraverso il sistema neurologico. Le emozioni sono più potenti del sistema neuro cognitivo e lasciano traccia nella memoria. 

L'energia prodotta da uno stato emozionale di ansia paura angoscia è molto bassa, quasi non ce ne accorgiamo. Mentre l'energia che emaniamo in uno stato di gioia è molto più forte. Ecco che se si è a contatto con la natura, con la Grande Madre Natura le nostre emozioni saranno via via sempre più belle e potenti. I popoli che vivevano in culture ancestrali erano strettamente connessi alla Grande Madre e l'armonia generata dagli elementi dava, creava un modo di vivere rispettoso delle forze intrinseche della Natura. 

Essere a contatto con gli elementi, accarezzati dal vento, irradiati dal sole o dai raggi della luna, percepire il contato col suolo, un prato erboso, il mare, sentire un profumo può abbracciarci e lasciare una traccia bella in noi. Assaporare un buon cibo cotto con amore favorisce sicuramente una buona digestione e  la conseguente trasformazione metabolica. Incontrare uno sguardo sincero e lasciare che entri in noi può risvegliare emozioni di gioia talmente forti da farci piangere. Una carezza di conforto, un abbraccio morbido e avvolgente può modificare il nostro corpo creando uno stato di benessere, perché tutto è in continua trasformazione e il dentro di noi come il fuori di noi è tutt'uno, non esiste separazione. Non esiste dualità.