Eclissi

La Luna è intuitiva ed ha un corpo rotondo,
la sua costituzione è di acqua e di aria (kapha e vata);
ha un'espressione luminosa e un parlare dolce,
è mutevole e soggetta a cambiamenti di umore.
- Parashari 3.24


Secondo i veda dalla Luna è nata la mente (in sanscrito manas).
Il termine sanscrito per indicare la mente ha un significato diverso da quello usato in Occidente.
La mente comprende l'emotività e significa sentimento;
è la coscienza in generale che riflette sulle cose.
Significa pensiero, cura, considerazione, ma anche fantasia, sogno e immaginazione.
Come il Sé (Sole) è il luogo della chiarezza centrale e della percezione, così la mente è il campo
della concezione e della manifestazione.

La Luna (in sanscrito Soma o Chandra) governa l'acqua-l'acqua come simbolo psicologico,
l'acqua del nostro corpo e l'acqua del mondo.
Mantiene la nostra fluidità di corpo e di mente, ci consente di fluire.
Come tale è il flusso creativo della vita, il fiume della coscienza,
le acque della creazione al cui pozzo dobbiamo bere per trovare appagamento nella vita.
E' l'acqua della gioia, che dà la felicità.
Il suo influsso porta amore e comunione.



Sentire

La capacità di metterci in relazione permette di sentire le cose in noi stessi
e di sentire noi stessi nelle cose.
Altrimenti nessun sentimento sarebbe possibile

Il cuore della coscienza


Il cuore della coscienza è come la mente di un bambino che assorbe ogni cosa e deve essere protetta.
Nutriamo la coscienza con stimoli elevati.

foto: bambini a pesca col nonno a Ine

http://marinamagro.blogspot.com/p/giappone-ine.html

Nel silenzio da cui tutto ha origine.


Ritrovo un amico dopo qualche decennio e raccontandoci un pò,
tra l'emozione di alcuni ricordi veramente lontani,
finiamo a parlare di viaggi e del mio prossimo in Tibet.

Mi dice - ho un libro per te -.

Ecco questo meraviglioso testo scritto da Fosco Maraini dopo parecchi viaggi (1937/1948) affiancando uno dei nostri massimi orientalisti Giuseppe Tucci.
Il Tibet, la filosofia buddista e tutte le altre filosofie orientali mi interessano da sempre e sono le mie letture preferite.

 La visione offerta da Maraini è profondamente umana, coglie l'aspetto antropologico dell'essere umano che popola quelle latitudini.
In viaggio lasciando il porto di Napoli col piroscafo fino a raggiungere l'India e poi i treni da Bombay a Calcutta. A piedi attraversando foreste, piccoli universi di acqua e vegetazione fino a passare il piccolo stato fiabesco del Sikkim e ancora su in carovane per valli e passi innevati  e crepacci.

Qui un passo del libro:

- Gli ossi degli animali non si seppelliscono, non si nascondono alla vista, non si distruggono; stanni lì come sassi lungo la via, alle porte delle case, si pestano e si scalciano; i bambini vi giocano o se li scagliano a vicenda.

E questa passività, c'è poi, vorrei dire, un muto godimento, è anche un modo d'azione. Le ossa sono dunque un genere di fiori, un conforto, un piacere. 
Sono forse lo specchio del fluire ingannevole del tempo, da cui l'uomo deve sfuggire se vuole salvarsi? Chissà.

Col burro e le ossa ecco il terzo elemento: lo Sconfinato Silenzio.
La fisica moderna ci parla di continuo tetradimensionale spazio-tempo.
il Tibet è costituito da un tetradimensionale spazio-silenzio.
V'è il silenzio giallo, ocra, delle sassaie; quello cilestro-verde dei ghiacciai; quello delle valli dove roteano altissimi, contro il sole, i falchi. 

Ed è il silenzio che purifica tutto, secca il burro, polverizza le ossa
e lascia infine nell'animo una dolcezza inesprimibile di sogno, come avessimo toccato qualche patria originaria perduta, dopo la primissima infanzia della storia. -